domenica 9 novembre 2014

MERLUZZO CON FISH CURRY MASALA

Ho bisogno di ripartire per un viaggio, troppi mesi passati a pensare, troppo tempo a cucinare solo tagliatelle, sento la nostalgia di quelle belle ricette di altri luoghi, altri sapori, torno a bordo della carovana dell'Abbecedario, questa volta Mondiale, qui non si scherza, basta aprire il pc e ci si ritrova in India e grazie a Cinzia del blog Cindy Star per l'ospitalità.


(dal libro "I sapori della cucina indiana di Claudia Cavicchioli")


Ingredienti per 2 persone:


400 g di merluzzo (per me baccalà ammollato, volevo la certezza che non si sfaldasse in cottura)
2 cipolle ramate medie
Mezzo spicchio d'aglio
1 pizzico abbondante di Fish Curry Masala
1/2 cm di zenzero fresco
1 peperoncino, io non l'ho messo, già ce n'era nel curry e per me era già più che sufficiente 
3 dl di brodo vegetale
Semola di grano duro
30 g di burro chiarificato
olio per friggere

Tagliate il pesce a pezzetti, lavarli e passarli nella semola.
Tostare in 10 g di burro chiarificato fuso il fish curry masala, lo zenzero grattugiato, l'aglio tritato.
Tagliate finemente le cipolle e aggiungerle alle spezie tostate, farle dorare per pochi minuti poi unire il brodo vegetale.
Stufare le cipolle per 20 minuti circa.
Friggere il pesce in abbondante olio bollente.
Disporre il pesce sgocciolato in un tegame unta con il rimanente burro chiarificato, aggiungervi le cipolle e cuocerle insieme per 10 minuti.

domenica 12 ottobre 2014

RISO, POLPO E PEPERONE

E fatelo questo piatto prima che nei mercati scompaia l'indicazione "Italia" dal cartellino delle casse dei peperoni, a breve si troveranno solo quelle specie di cubi olandesi, per l'amor del cielo, belli che paiono di plastica, anzi, di ceramica, ma quanto a sapore... ma la fortuna di questa estate ottombrina ci vieni incontro e dobbiamo approfittarne....

(Dall'Enciclopedia della Cucina Italiana)


Ingredienti per 2 persone:

150 g di riso carnaroli
1 polpo da 800 g già frollato
1 cipollotto tritato
1 spicchio d'aglio
1 peperone del colore che preferite tagliato a listarelle
Brodo di pesce
1 ciuffo di prezzemolo
20 g di burro
Vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
1 spicchio di limone
Sedano, carota e cipolla per la cottura del polpo
Sale e pepe

In una capiente pentola, portate a bollore l'acqua con il limone, carota, sedano e cipolla, pochi minuti prima che bolla, immergete per 3-4 volte prima solo i tentacoli per arricciarli e poi il polpo intero.
Il tempo di cottura varia in base al peso del polpo, in questo caso 45 minuti, ma è sempre meglio testare la morbidezza delle carni con una forchetta, lasciatelo nella sua acqua fino al momento di tagliarlo.
Fate appassire metà del trito di cipollotto in un tegame con  10 g di burro, aggiungete il riso, fatelo tostare, sfumate con il vino e portate a cottura il riso unendo il brodo bollente, un mestolo alla volta.
Fate appassire la cipolla rimasta, l'aglio e un poco di prezzemolo mondato e tritato con l'olio, aggiungete il peperone a listarelle, fateli rosolare per 5-6 minuti, unite il polpo tagliato a pezzi, regolate di sale e cuocete per altri 5 minuti, eliminate l'aglio e cospargete con il prezzemolo rimasto.
Togliete dal fuoco il risotto ancora morbido, unite il burro rimasto a pezzetti e 1/3 del composto di polpo e peperoni.
Disponete il risotto su un piatto da portata, completate con il polpo rimasto e servite.
 

domenica 14 settembre 2014

TAGLIATELLE CON PESTO DI RUCOLA E GORGONZOLA

Sfogliando le pagine dell'ultimo numero di Cucina Moderna, sono rimasta folgorata da questo pesto arricchito dal gorgonzola, ho avuto una visione di lunghe tagliatelle così condite e visto che le temperature erano (erano, perchè oggi a Bologna è un caldo che ad agosto ce ne lo siamo solo sognato) in netto calo, ho subito dato l'avvio alla stagione delle paste fresche. 
Quanto mi era mancato impastare, questa operazione che rilassa meglio di un bagno profumato alla lavanda della Provenza, sarà un'ottima strategia per affrontare senza timore il freddo che verrà, che siano tagliatelle, lasagne o pasta ripiena, l'importante è non lasciare a riposo tagliere e mattarello. 

(Ricetta di Cucina Moderna con qualche adeguamento di dosi e soprattutto di pasta!)


Ingredienti per 2 persone:

Per le tagliatelle:

200 g di farina 00
2 uova

Per il condimento:

1 abbondante cucchiaio di gorgonzola cremoso
50 g di rucola
30 g di noci sgusciate
1 cipollotto
8 foglie di menta
Mezzo limone non trattato
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale e pepe

Impastate farina e uova fino ad ottenere una pasta soda e omogenea, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e fate riposare per almeno 30 minuto in luogo fresco.
Tirate la sfoglia, fatela asciugare qualche minuto, ripiegatela più volte e tagliatela formando le tagliatelle.
Frullate il cipollotto pulito, la rucola, la menta, il gorgonzola e le noci aggiungendo a filo l'olio, unite per ultimo la scorza di limone, regolate di sale e pepe.
Trasferite il pesto in una capace terrina, se ce ne fosse necessità, utilizzate un po' di acqua di cottura della pasta per diluire il pesto.
Lessate le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolatele, conditele con la salsa e servite subito.

giovedì 31 luglio 2014

INVOLTINI DI FAGIOLINI PROFUMATI AL CUMINO CON SPECK E PROVOLONE

Fotografare il cibo direttamente nella teglia di cottura è un po' come uscire in pigiama e pantofole per ritirare la posta nella buchetta... poco elegante, che ancora ancora può andare se si utilizzano attrezzi da cucina che paiono usciti dalla casa di una nota bambola, ma che si veda addirittura la carta forno.... 
Ma con me dovete portare pazienza, sono una food blogger rustica, di quelle che cucinano solo perchè sanno poi di poter mangiare, mica per amore del gesto in sè... e poi investire i soldi in una macchina fotografica seria proprio non me la sento, poi dovrei comprare fiorini-tovaglioline-forchettine-nastrini da completamento.... prendetemi come sono e se vi piacciono le mie ricette provatele.
In realtà questi involtini non erano stati pensati per apparire nel blog, poi, visto il successo in fb, ho pensato di postarli, sarà una preparazione semplice, ma è molto gustosa e magari regalo un'idea per una cena veloce.
A proposito, mi chiedo perchè la signora che abita di fronte a me può permettersi di uscire tutte le mattine in camicia da notte e bigodini per gettare la spazzatura e nessuno ha da ridire, se lo faccio io invece rischio di essere internata...


Ingredienti per 10 involtini:

500 g di fagiolini
20 fette di speck con la giusta quantità di grasso
10 fette di provolone
Mezzo cucchiaino scarso di cumino in polvere
Qualche stelo di erba cipollina
Olio extravergine di oliva
Sale

Spuntate i fagiolini e lessateli in abbondante acqua salata avendo cura che restino croccanti, per quelli più grandi 14 minuti circa, se utilizzate quelli più sottili non più di 10, raffreddateli in acqua fredda, in questo modo resteranno di un bel verde vivo anche se poi un po' tenderanno a scurirsi dopo il passaggio in forno.
Condite i fagiolini con pochissimo sale, il cumino e un filo d'olio extravergine di oliva, divideteli in 10 mucchietti.
Avvolgete ogni mucchietto di fagiolini in una fetta distesa di speck, poi in una fetta di provolone e poi di nuovo in una fetta di speck un po' arrotolata. In questo modo lo speck all'interno resterà morbido mentre quello esterno diventerà croccante.
Terminate con i fili di erba cipollina tagliuzzati e un filo d'olio.
Infornate a 180 C° a forno ventilato per 10-15 minuti.

sabato 26 luglio 2014

CIPOLLE AL FORNO CON BESCIAMELLA ALLA CURCUMA E PISTACCHI

Un antipasto furbo, veloce, semplice che di più non si può, ma in grado in provocare sorrisini di contentezza ai vostri ospiti che naturalmente amano come voi la cipolla, è lei la vera protagonista di questa "non ricetta", così disprezzata in tempi di cucina raffinata e così esaltata ora che la crisi incalza.


Ingredienti per 4 persone:

2 grosse cipolle bianche da forno
1 manciata di pistacchi sgusciati
250 ml di latte
20 gr di farina
20 gr di burro
2 cucchiai abbondanti di pecorino romano grattugiato
1 cucchiaino abbondante di curcuma
Pepe
(Sale)

Tagliate le cipolle alle estremità, pulitele e tagliatele a metà, disponetele in una teglia con carta da forno, salate leggermente.
Sbollentate i pistacchi, frizionateli con carta da cucina per togliere le pellicine e tritateli grossolanamente.
Preparate la besciamella, io la faccio così, ognuno ha il suo metodo, ma in questa maniera sarete sicuri che non si formeranno grumi.
Scaldate il latte. In un tegame, sciogliete il burro, togliete dal fuoco e aggiungete la farina tutta in una volta lavorando con una frusta per amalgamare tutto bene, rimettete sul fuoco, aggiungete il latte e continuate a rimescolare per una decina di minuti finchè non si sarà formata la besciamella, terminate con la curcuma e il pecorino romano, una macinata di pepe, assaggiatela e se lo ritenete necessario, aggiustate di sale.
Rovesciate la besciamella sulle cipolle, cospargete con i pistacchi tritati e cuocete in forno ventilato a 180° C per 35-40 minuti. 
Sono buonissime anche riscaldate, quindi potete prepararle il giorno prima di servirle.


giovedì 19 giugno 2014

RISOTTO CON ASPARAGI, ORATA, GAMBERI E SEPPIOLINE

Ormai siamo agli sgoccioli, gli asparagi stanno per abbandonare i banchi dei mercati, quest'anno ne ho fatto il pieno, tra un mese già mi mancheranno. Ho voluto chiudere in bellezza con questo risotto di Cucina Italiana, ridotti drasticamente i minuti di cottura del pesce e aumentate inesorabilmente le dosi, vi lascerò scritto per 3 persone... poi se siete solo in 2 avete tutto da guadagnarci.


Ingredienti per 3 persone:

240 g di riso carnaroli
400 g di asparagi
150 g di polpa di orata 
85 g di seppioline 
100 g di code di gamberi
20 g di carota
20 g di sedano
40 g di verde di zucchina
1/2 cipolla
1 scalogno
Timo 
Prezzemolo
Maggiorana
Vino bianco secco
Burro
Brodo vegetale (se l'avete, fumetto)
Sale e pepe

Riducete il verde di zucchina, la carota, il sedano e lo scalogno a dadini e soffriggeteli con una grossa noce di burro.
Tagliate a cubetti la polpa di pesce, le seppioline e le code di gambero sgusciate.
Alzate la fiamma e unite al trito di verdure i gamberi, dopo qualche secondo l'orata e dopo un minuto le seppie, lasciate cuocere ancora un paio di minuti e spegnete (se usate delle seppie grandi, attenzione a farle cuocere di più, dovrà essere il primo pesce aggiunto alle verdure), profumate con prezzemolo e maggiorana tritati.
Pelate i gambi degli asparagi con il pelapatate, tagliateli a rondelle lasciando le punte intere e stufateli con una noce di burro, un po' di acqua e un rametto di timo. Quando saranno teneri, salateli, pepateli e frullateli, tenendo da parte le punte da utilizzare come guarnizione al risotto.
Tostate il riso in un soffritto di burro e cipolla, sfumatelo con il vino e portatelo a cottura unendo via via un po' di brodo.
A fine cottura, mantecate il riso con gli asparagi frullati e servitelo con il pesce e le punte tenute da parte.

domenica 15 giugno 2014

VITELLO RIPIENO DI FAVE, PISELLI E CAPRINO

Temperature in forte calo, finalmente si respira anche in città, in collina siamo costretti oggi a uscire con il maglioncino di cotone, un sogno dopo una settimana di un intenso caldo umido. Sono consapevole che questa tregua avrà vita corta e per il timore che anche voi vi abituaste troppo bene, ho pensato di proporvi un buon secondo piatto che necessita di una cottura in forno di 1 ora e mezza, però tranquilli... dopo lo potete servire a temperatura ambiente, quindi lo potete considerare un piatto fresco...
La ricetta, con tutte le modifiche necessarie del caso, è apparsa in Alice Cucina, l'articolo era in merito a vare preparazioni dello spinacino, ma questa è stata inserita a sproposito, perchè uno spinacino da un 1 chilo e mezzo forse lo trovate solo in un dinosauro. Il pezzo che il mio solerte macellaio mi ha procurato, a Bologna viene chiamato "piccagna", in alternativa, credomiparenonnesonocerta, coda di sottofesa, ma in ogni parte d'Italia assume una denominazione diversa. Dovrete quindi evitare di acquistare questo pezzo di carne al supermercato, primo perchè per il vitello è necessario rivolgersi dove la ciccia è quella buona buona, secondo perchè se il vitello è diventato -one, dovrete richiedere al macellaio che ve lo abbassi.
Altro particolare, per cucire l'apertura, mi è stato consigliato dalle amiche in fb un ago da chirurgo oppure da materassaio, la cosa vi aiuterà tantissimo nel preservarvi la salute delle vostre dita. 


Ingredienti per 6 persone:

1,5 kg di piccagna incisa a tasca (abbassata dal macellaio)
100 g di fave già private della pellicina (circa 600 g di fave con il baccello)
100 g di piselli già sgranati (circa 400 g di piselli con il baccello)
140 g di caprino fresco
1 uovo piccolo
25 g di ricotta dura grattugiata
Mollica di 1 fetta di pane di semola di grano duro
1 rametto di menta
1 ciuffo di prezzemolo
1 spicchio d'aglio (se aglio nuovo, in caso contrario ne basta la metà)
Vino bianco secco
Brodo vegetale
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Sbollentate i piselli in acqua bollente e salata per 8 minuti (se sono molto piccoli, diminuite il tempo), scolateli e teneteli da parte e lasciateli intiepidire.
Sbriciolate la mollica del pane, tritate le erbe aromatiche insieme allo spicchio d'aglio.
In una ciotola, lavorate il caprino con il battuto di erbe, la mollica sbriciolata, la ricotta dura e l'uovo, unite le fave senza pellicina e i piselli intiepiditi, salate e pepate.
Farcite la tasca di vitello con il ripieno preparato, senza riempirla troppo, richiudete l'apertura con spago da cucina.
In un tegame adatto anche per il forno, rosolate la carne con un filo d'olio, sfumate con il vino e fate cuocere in forno caldo ventilato a 170° C per un'ora e mezza coprendo dopo i primi 30 minuti il tegame con l'alluminio, durante la cottura bagnate con il vino per evitare che si secchi.
A fine cottura, togliete dal forno, lasciate riposare la tasca ancora coperta dall'alluminio per 15-20 minuti, poi affettatela e servite con il fondo di cottura.

venerdì 30 maggio 2014

QUICHE PORRI, FAVE E ASPARAGI

Sarà pure il caso che riprenda a seguire questo blog, non avrebbe senso lasciarlo abbandonato e di chiuderlo ancora non me la sento. Non pensiate che sia stata in dieta e quindi priva di piatti da postare, semplicemente cucinavo e mangiavo senza preoccuparmi di scattare foto, certo, un grande impegno nella presentazione non ce l'ho mai messa e chi mi segue lo sa, ma se riesco a donarvi qualche idea mi fa piacere.
Questa quiche è apparsa sul numero di Aprile di Sale & Pepe, è un'idea di Alessandra Avallone, ho inaugurato un paio di mesi fa la stagione degli asparagi con questa ricetta e la posto prima che passi la stagione.


Ingredienti per 8 persone:

Per la pasta brisée (indicativamente, un po' me n'è rimasta):

300 g di farina 00
150 g di burro
Acqua gelata

Per il ripieno:

600 g di asparagi puliti
2 porri medi
300 g di fave con il baccello
3 uova
2 dl di panna
60 g di parmigiano reggiano grattugiato
1 mazzetto di timo
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Lavorate velocemente la farina con il burro e un pizzico di sale aggiungendo l'acqua che sarà necessaria per formare un impasto morbido, formate un panetto e lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti.
Tagliate le punte agli asparagi, lessatele al dente, sgocciolatele e tenetele da parte. Pelate i gambi, lessate anch'essi finché saranno ben teneri, sgocciolateli e frullateli. Sgusciate le fave, scottatele in acqua bollente ed eliminate la pellicina che le ricopre.
Affettate i porri e saltateli in padella con 2 cucchiai di olio e un pizzico di sale. Sbattete le uova e aggiungete la crema di asparagi, i porri, il parmigiano e la panna. Regolate di sale e pepe.
Tirate la pasta brisée in una sfoglia sottile sopra un foglio di carta forno, disponetela nello stampo e spolverizzatela con le foglioline di timo, distribuite sul fondo i porri, metà della fave e delle punte di asparago, ricoprite con la crema preparata e guarnite con le fave e le punte di asparago rimaste tagliate a metà nel senso della lunghezza.
Cuocete in forno caldo a 200° per i primi 30 minuti, poi abbassate a 180° e proseguite per altri 15 minuti accendendo la funzione ventilato negli ultimissimi minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest "Nel cesto di pic-nic" del blog La cucina di Esme di Alice:


mercoledì 19 marzo 2014

MACCHERONCINI AL FERRETTO CON SEPPIE, CARCIOFI E BRICIOLE ALL'ARANCIA

Questa volta non ho impastato io, i maccheroncini li ho comprati già fatti, chiamatela pure pigrizia quella sana voglia di mangiar bene con poca fatica...
Mi sono decisa a condividere questo piatto prima che le arance spariscano dalla circolazione, è un veloce primo di pesce ed è stata anche la mia prima pulitura di una seppia, compito che solitamente delego al pescivendolo di fiducia, ma questa volta mi sono rivolta ad altro negozio in cui il simpatico commesso si è rifiutato di compiere questa azione proponendomi in alternativa quelle scongelate e insapori... lo ringrazio, ora ho vinto un tabù.


Ingredienti per 2 persone:

180 g di maccheroncini al ferretto
1 seppia media
1 carciofo mammola
La mollica di una fetta di pane di semola di grano duro
La scorza grattugiata di metà arancia non trattata
Vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Pulite bene la seppia e tagliate la sacca a pezzetti.
Togliete le foglie più dure al carciofo, tagliatelo a spicchietti e immergetelo subito in acqua perchè non annerisca.
(Le operazioni di cui sopra sarebbe meglio effettuarle con dei guanti... non vi voglio descrivere il colore delle mie mani al termine della preparazione del piatto)
Sbriciolate la mollica del pane con le mani e friggetele in una padella antiaderente con un filo d'olio, togliete dal fuoco, mettete le briciole in un contenitore e profumate grattugiandoci sopra la buccia dell'arancia, mescolate bene e coprite.
Scolate le fettine di carciofo, asciugatele e fatele saltare a fuoco vivace in due cucchiai di olio, quando si saranno colorite, sfumate con il vino e quando sarà evaporato, coprite e cuocete a fuoco moderato per 10-12 minuti aggiungendo eventualmente un goccio di acqua calda se dovessero asciugarsi troppo.
Nel frattempo, cuocete la pasta in abbondante acqua salata.
Trascorsi i minuti di cottura del carciofo, unite la seppia a pezzetti, alzate la fiamma e spegnete appena sarà diventata bianca, controllate la cottura con uno stecchino, impiegherà pochissimo tempo. 
Unite la pasta al sugo, servite ben caldo con l'aggiunta delle briciole all'arancia.

venerdì 28 febbraio 2014

GNOCCHI AL NERO DI SEPPIA CON COZZE E BORLOTTI

Miseria Rosalba mi minaccia... se non torno a scrivere un post mi picchia... questa fa paura credetemi, non è mica di quelle persone che parlano a vanvera... poi lei ritorna a pubblicare proprio con la lasagna... aria di casa mia... e io come rispondo? Con degli gnocchi, marittimi naturalmente, perchè voglio sentirmi vicino a lei, nella sua calda Napoli, sempre con la speranza di riuscire a incontrarci prima o poi per una mangiata da urlo insieme!!!
La ricetta è stata pubblicata in Alice Cucina, ma scusate, senza dosi per gli gnocchi, senza indicazioni in merito alla cottura di cozze e fagioli... ci penso io, ovviamente con un aumento del peso, perchè mica voglio che Rosalba torni a casa dicendo che a Bologna mandiamo a casa gli ospiti con la fame...


Ingredienti per 2 persone:

Per gli gnocchi:

400 di patate vecchie
150 g circa di farina
1 bustina da 4 gr di nero di seppia
Mezzo uovo

Per il sugo:

1 Kg di cozze
150 di fagioli borlotti precedentemente lessati con una foglia di alloro, una cipolla, un gambo di sedano e una carota
1 cipolla
5 pomodori pelati di ottima qualità
Brodo vegetale
Pecorino stagionato grattugiato
Olio extravergine di oliva
Aglio
Sale

Lessate le patate, schiacciatele e quando saranno fredde impastatele con la farina, il mezzo uovo e il nero di seppia, formate gli gnocchi.
Tagliate a pezzetti i pomodori pelati dopo aver eliminato i semi.
Tritate la cipolla e fatela soffriggere in una padella con 2-3 cucchiai di olio. Aggiungete i fagioli, bagnate con un po' di brodo vegetale e lasciate insaporire. Unite i pomodori spezzettati, salate e preseguite la cottura per 10 minuti.
Staccate il bisso alle cozze, spazzolatele molto bene, fatele aprire in una capace padella coperta con un filo d'olio e due spicchi di aglio, sgusciatele e filtrate il liquido di cottura.
Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata, trasferiteli nella padella con i fagioli e i pomodori, unite le cozze e un paio di cucchiai del loro liquido, spolverizzate con il pecorino e servite.

venerdì 14 febbraio 2014

ARROSTO DI MAIALE ALLA VERZA

Pare quasi strano con una temperatura di 16 gradi recarsi al mercato per comprare la verza, verrebbe più da rifornirsi di zucchine, ma in inverno comunque siamo e se dobbiamo seguire la stagionalità....
Questo semplicissimo e molto gustoso secondo piatto, l'ho trovato sul sito di una nota marca di pasta... giuro, ho scoperto ricette di tutti i tipi e credo che lo consulterò più di frequente ora.
Vi consiglio di acquistare un pezzo di arista disossata, essendo un po' più grassa, vi resterà tenera e non rischierete l'effetto "stoppa" che a volta capita in cottura con la semplice lonza.


Ingredienti per 4 persone:

600 g di arista di maiale disossata in un unico pezzo
1 piccola verza
1 scalogno
1 carota
1 gambo di sedano
Brodo 
Sale
Olio extravergine di oliva

Lavate e pulite le verdure, tritatele finemente.
Lavate e asciugate il pezzo di carne, legatela con dello spago da cucina, salatela in modo uniforme.
Scaldate in un tegame poco olio, aggiungete la carne e fatela rosolare a fuoco vivace da tutte le parti.
Aggiungete le verdure e il vino e bagnate con un goccio di brodo se occorre.
Lasciate cuocere a fuoco basso per 40 minuti girando l'arrosto un paio di volte.
Nel frattempo, lavate accuratamente le foglie della verza e immergetele per 5 minuti in una pentola di acqua bollente a fuoco spento. Scolatele, tagliatele a pezzi e unitele alla carne lasciando cuocere ancora per 10 minuti.
Togliete la carne dal fuoco, avvolgetela nell'alluminio per circa 15 minuti, eliminate lo spago, affettatela e servitela con la verza.

domenica 9 febbraio 2014

GNOCCHI DI CARCIOFI CON GAMBERI E POMODORI SECCHI

Un anno fa, vidi la ricetta degli gnocchi di carciofi sulla rivista Oggi Cucino poi, la mancanza costante di tempo e qualche dubbio in merito al procedimento, mi hanno portata a posticipare fino ad ora la prova di questo interessante piatto, il solito terrore di dover cenare con pasta in bianco al seguito di un insuccesso mi aveva bloccata.
In questi ultimi giorni, di ore da dedicare alla cucina ne ho fin troppe, mi sono quindi decisa a testare la bontà di questi gnocchi, nella ricetta originale erano serviti con moscardini e olive, ma la mattina che ho deciso di gettarmi nell'avventura, quel cefalopode risultava assente dal mio pescivendolo di fiducia, ho deciso quindi di sostituirli con dei gamberi freschissimi e onestamente non è stato un grande dramma...


Ingredienti per 2 abbondanti porzioni:

3 grosse mammole (o altro tipo di carciofo, è indifferente)
40 g di pecorino grattugiato
200 g di farina (più quella che vi servirà per la lavorazione degli gnocchi)
2 grosse manciate di gamberi (non riesco ad essere più precisa, ma erano in un buon numero)
6 falde di pomodori secchi
Vino bianco secco
Timo
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Ammollate le falde dei pomodori in acqua tiepida per 30 minuti, poi tamponateli bene con carta cucina e tagliateli a pezzetti.
Mondate i carciofi eliminando le foglie esterne ricavandone solo il cuore, tagliateli a spicchietti (lasciandoli in ammollo in acqua per evitare che anneriscano), fateli saltare velocemente in poco olio extravergine, sfumate poi coprite e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 15-20 minuti, dovranno essere morbidi ma integri. Una volta intiepiditi, unite la farina, il pecorino, sale e pepe e amalgamate molto bene.
Modellate dei filoncini dall'impasto e tagliateli a pezzetti spolverizzandoli molto bene con altra farina.
Pulite i gamberi mantenendone qualcuno intero (il massimo sarebbe preparare una bisque con gli scarti, questa volta io ho saltato).
In una padella, scaldate un paio di cucchiai di olio extravergine, fateci insaporire i pezzetti di pomodoro, unite poi i gamberi interi e infine quelli puliti, lasciate cuocere per pochissimi minuti, salate e pepate, spegnete e profumate con foglioline di timo.
Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata, uniteli al sugo e servite decorando con i gamberi interi.

Questa ricetta la regalo a Consuelo per il primo compleanno del suo blog "I biscotti della zia":


mercoledì 5 febbraio 2014

POLPETTINE DI POLLO ALL'ORIENTALE CON ZUCCA E LENTICCHIE PER "THE RECIPE-TIONIST" DI FEBBRAIO

E questo mese il contest non mi scappa, mi pare sempre di avere tantissimi giorni e poi in realtà si arriva al 25 e ancora non ho cucinato la ricetta prescelta.
Ma in questi giorni, mio malgrado, ho qualche ora in più per cucinare, quindi dal repertorio di ricette di Un'albanella di basilico di Carla Emilia ho scelto queste polpettine.
Il regolamento del contest permette la variazione di un ingrediente, ho pensato di sostituire i ceci con le lenticchie, prima o poi devo terminare la quantità industriale di questo legume che continuano a regalarmi per le festività, mai una volta mi abbiano portato i soldi promessi...
Ho dovuto anche saltare un piccolo passaggio, non possiedo MO, quindi non ho potuto pre-cuoce la zucca, ma comunque si è cotta perfettamente senza rilasciare acqua anche direttamente in padella.
Una bella ricetta, perfetta per una cena tra amiche.


Ingredienti per 4 porzioni:

400 g di petto di pollo
400 g di polpa di zucca
250 g di lenticchie lessate
2 cipollotti
1 pezzetto di zenzero fresco
1 ciuffo di prezzemolo
1 foglia di alloro
1 cucchiaio raso di curcuma
1 cucchiaino scarso di cumino
Brodo vegetale
Farina
Olio

Pulite e affettate i cipollotti e rosolateli con poco olio, la foglia d'alloro e il cumino.
Unite la zucca e la curcuma, bagnate con il brodo e fate stufare.
Tritate lo zenzero, il prezzemolo e il petto di pollo al mixer, quindi formate delle polpettine grandi come una noce, infarinatele leggermente e unitele alle verdure insieme alle lenticchie.
Portate a cottura, unendo eventualmente del brodo, se ce ne fosse bisogno regolate di sale (ma con le spezie non se ne sentirà la mancanza).
Servite ben caldo.

Con questa ricetta partecipo al contest "The recipe-tionist" di Febbraio del blog "Cuocicucidici" di Flavia:


giovedì 30 gennaio 2014

TAGLIATELLE ALLA ZUCCA CON VERZA E PANCETTA AFFUMICATA AL PROFUMO DI ROSMARINO

Già sapete che il mio forte è la pasta fresca, quando leggo qualche ricetta nuova che preveda un impasto mi sento vicina al paradiso, immaginatevi il mio brio quando Cristina Lunardini ne ha presentate in televisione decine, per fortuna documentate dalla rivista Alice Cucina. 
Come prima ricetta ho provato queste tagliatelle, incredibile ma vero ma le proporzioni dell'impasto sono state perfette, è solo utile tenersi vicino una tazzina di farina nel caso la zucca rilasciasse più acqua del previsto. Unica variazione effettuata è stata in merito al tipo di farina, ho preferito la 00 al posto della 0, questo perchè avevo timore che, unendoci anche la semola di grano duro, diventasse troppo faticoso tirare la sfoglia al mattarello, se usate la macchinetta, non è per voi un particolare significativo.
Ammetto, il sapore della zucca nelle tagliatelle non si percepisce così intensamente come si vorrebbe, ma in compenso vi usciranno di un colore bellissimo e la figura con gli ospiti è garantita.


Ingredienti per 4 persone:

Per le tagliatelle:

250 g di farina 00
50 g di farina di semola di grando duro
2 uova
150 g di zucca cotta al vapore

Per il condimento:

100 g di pancetta affumicata a fette di 2 mm
500 g di verza (300 g circa pulita dalle costole centrali)
1 rametto di rosmarino
80 g di pecorino in scaglie (nella ricetta originale 150)
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Con una forchetta, schiacciate la zucca fino ad ottenere un purè, impastatela con le farine e le uova fino ad ottenere una pasta soda e omogenea, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e fate riposare per almeno 30 minuti in luogo fresco.
Tirate la sfoglia (vi prego, con il mattarello), fatela asciugare qualche minuto, ripiegatela più volte e tagliate a listarelle di circa mezzo centimento.
Pulite la verza, sciacquatela e poi tagliatela a striscioline, scottatele in acqua bollente salata per 5 minuti, scolate e tenete da parte.
Tagliate la pancetta a listarelle e fatela rosolare in una padella antiaderente con un filo di olio. Unite la verza, regolate di sale e pepe, profumate con il rosmarino e fate insaporire.
Lessate le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolatele e versatele in padella.
Saltate velocemente e servite con il pecorino a scaglie.

domenica 26 gennaio 2014

MANICHE CON ZUCCA, BOTTARGA DI TONNO E MANDORLE

Da una bella idea di Alice Cucina, ecco un primo perfetto per quando vi ritrovate in casa persone simpatiche che desiderate restino a cena perchè vi state troppo divertendo... poi aprite il frigorifero... Certo, il mio frigorifero vuoto non è mai, ma a volte capita che non sia rifornito come dico io e questo è un piatto che invece potrei preparare in qualsiasi giorno della settimana. 
A differenza della ricetta originale, ho preferito tostare le mandorle, le preferisco così.


Ingredienti per 4 persone:

300 g di maniche
600 g di zucca
60 di mandorle 
Bottarga di tonno
1 spicchio di aglio
1 rametto di salvia
Olio extravergine di oliva
Sale

Pulite la zucca e tagliatela a dadini. Lavate le foglie di salvia e asciugatele.
Tostate le mandorle in una padella antiaderente, tagliatele a filetti.
In una padella, scaldate 3 cucchiai di olio e fatevi rosolare l'aglio pulito e leggermente schiacciato. Quando sarà dorato, toglietelo.
Aggiungete i dadini di zucca, metà della salvia e mescolate con cura per qualche minuto facendo rosolare il tutto a fuoco vivace. Se ce ne fosse bisogno, bagnate con un po' di acqua calda. Coprite e lasciate stufare sino a cottura, i dadini dovranno essere teneri ma integri.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e versatela nel condimento preparato.
Distribuite la pasta nei piatti, cospargete con le mandorle, terminate con un filo d'olio e abbondante bottarga grattugiata.

domenica 19 gennaio 2014

FILETTI DI ROMBO CON PORRI, CAPPERI E UVETTA

Questo è stato il secondo piatto della Vigilia, per fortuna che a Natale e a Santo Stefano non ho cucinato nulla di nuovo, avrei terminato di postare i piatti a Pasqua.
Una ricetta veloce, da tenere in considerazione quando si vuol fare bella figura avendo però poco tempo da dedicare alla cucina. In un pasto completo, vi consiglio di servire un filetto a testa, se invece lo fate seguire solo da un antipasto, potrete tranquillamente considerarlo per due persone.

(Ricetta di Cucina Italiana)


Ingredienti per 4 persone:

1 grosso rombo sfilettato
150 g di porro già pulito
50 g di uvetta secca
2 cucchiai rasi di capperini sotto sale
Limone
Olio extravergine di oliva
Sale
Pepe nero in grani

Risciacquate molto bene i capperi dal sale, ammollate l'uvetta in acqua tiepida per circa 15 minuti, sgocciolatela e asciugatela.
Riducete a rondelle il porro.
Scottate brevemente i filetti di rombo in un filo d'olio, quindi toglieteli e nel fondo di cottura soffriggete il porro, unite i capperi e l'uvetta, lasciate stufare per pochi minuti, sfumate con il succo di mezzo limone, poi mettete nel sugo il rombo per farlo insaporire, salate e pepate.
Completate con qualche scorzetta di limone e se volete (io no) con del prezzemolo finemente tritato.

Con questa ricetta partecipo al compleanno del blog "Ajò a Pappai!!!" di Alessandra:


martedì 7 gennaio 2014

SPACCATELLI CON GAMBERI E CREMA DI NOCI

Le feste sono terminate, è il momento di diete e buoni propositi... degli altri. Ma se devo essere sincera, quest'anno non ho esagerato, o meglio, avrei potuto mangiare molto di più. 
Questo è stato il primo piatto della Vigilia, i gamberi dovevano servire per altro, poi sfogliando una raccolta di ricette di Cucina Italiana, ho letto questo veloce primo piatto e ho deciso di cambiare menù, il tempo non era tanto e il piatto è risultato ugualmente buono. 
Rispetto alla ricetta originale, ho variato il formato di pasta, ho diminuito la quantità della crema di noci che era onestamente eccessiva e ho sostituito il prezzemolo con della maggiorana fresca.


Ingredienti per 4 persone:

240 g di spaccatelli
20 grosse code di gamberi
75 g di gherighi di noce
60 g di panna fresca
Mollica di 1 grossa fetta di pane di semola ammollata nel latte
Aglio
Maggiorana
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe


Frullate i gherighi di noce con il pane ammollato e ben strizzato, la panna, un pezzetto di aglio, 2 cucchiai di olio e un pizzico di sale ottenendo una salsa densa.
Intanto che lessate la pasta in abbondante acqua salata, pulite e tagliate in 2-3 parti le code di gamberi e fatele saltare a fuoco vivo in un filo di olio.
Diluite in una ciotola la crema di noci con un mestolino dell'acqua di cottura della pasta.
Scolate gli spaccatelli, conditeli con la crema di noci e guarnite con i gamberi, foglioline di maggiorana e una macinata di pepe fresco.