sabato 28 settembre 2013

PAPPARDELLE AL TARASSACO CON CONIGLIO E PERLE DI ZUCCA

Ecco, le perle di zucca possono far capire quanto mi stessi annoiando sabato scorso, in qualche modo dovevo pur far trascorrere le ore ed era pure l'occasione per utilizzare quello scavino che da 4 anni rigirava nel cassetto e che fino a quel momento avevo trascurato impunemente.
Altro indizio di noia, sono i grammi esatti degli ingredienti che troverete nella ricetta, se come afferma una mia carissima amica ciò denota un carattere da "secchiona", posso però dormire sogni da neonata nella certezza che se ripeterete questa ricetta non potrete mai sbagliare, vado oltre, vi indico anche le differenze di peso nel caso desideriate tirare la pasta con la macchinetta oppure, come faccio io, con il mattarello.
Altro appunto, chi non ama il tarassaco per la sua amarezza (che comunque non arriva mai a livelli di noi umani), stia tranquillo che qui ne percepirà una minima parte, colui che più se ne lamentava ha poi svuotato il piatto in tre giri di forchetta.




Ingredienti per 2 persone:

Per la pasta:
180 g di farina 00 (se tirate la pasta con la macchinetta, ne bastano 150 g, con il mattarello invece dovrete eliminare i bordi arrotondati della sfoglia)
27 g di tarassaco già mondato
1 uovo grande
1 cucchiaio e mezzo di olio extravergine di oliva (se tirate la pasta con la macchinetta ne basterà 1 cucchiaio)

Per il sugo:
200 g di polpa di coniglio
180 g di zucca già pulita (ne ho ricavato 120 g di perle, il restante non si butta, si cuoce al vapore, si frulla con l'aggiunta di un goccio di brodo vegetale e si condisce la pasta del giorno dopo)
1 cucchiaio raso di capperini salati
2 rametti di mirto
1 spicchio d'aglio
Vino bianco secco
Olio extravergine di oliva

Lessate in acqua bollente salata il tarassaco per 2 minuti, immergete poi le foglie in acqua molto fredda, strizzatele bene e frullatele ad impulsi insieme all'uovo.
Lavorate insieme farina, il tarassaco con l'uovo e l'olio, dovrete ottenere un impasto sodo ed elastico, lasciate riposare per almeno 30 minuti in luogo fresco, io lo tengo in frigorifero nel cassetto della verdura avvolto nella pellicola.
Nel tempo di riposo dell'impasto, preparate il sugo. Tagliate il coniglio a bocconcini, fatelo saltare in una padella per qualche minuto a fiamma alta in un filo d'olio extravergine di oliva profumato con 1 spicchio d'aglio e due rametti di mirto, sfumate con il vino, abbassate la fiamma, coprite e lasciate cuocere per 40 minuti.
Tirate la sfoglia, se lo fate con il mattarello, avrete un po' di scarto, ma poi sarà molto più semplice ricavarne le pappardelle, basterà aiutarsi con il mattarello stesso spostandolo di qualche centimetro tagliando poi la pasta con un coltellino affilato. Se tirate la pasta con la macchinetta fate come credete, non la uso e non sono in grado di dare consigli, dico solo che ci metterete il triplo del tempo.
Sciacquate molto bene i capperini.
Con uno scavino, ricavate le perle dalla zucca (naturalmente a dadini è perfetta ugualmente), cuocetele per 3 minuti in olio extravergine di oliva aggiungendole poi al coniglio tre minuti prima della sua fine di cottura, la zucca deve rimanere ben masticabile.
Lessate le pappardelle in abbondante acqua salata, scolate e lasciatele insaporire nel sugo di coniglio, terminate con i capperini e servite.

Con questa ricetta partecipo al contest "Pastissima" di "Chezuppa.it":



domenica 22 settembre 2013

INVOLTINI AL FORNO DI VITELLO, PROSCIUTTO CRUDO E MOZZARELLA

E dopo i piatti elaborati di una domenica la cui temperatura invita già a mangiate impegnative, vi lascio un'idea per la cena di lunedì. 
Avendo voglia di involtini, mi è venuta in aiuto una pubblicazione a loro dedicata di Alice Cucina, tante varianti molto invitanti, la dieta dell'uomo è ancora in atto e ho quindi scelto la ricetta meno traumatica (ovvio, vi faciliterò le dosi vista la nebulosità solita degli scritti), naturalmente il prosciutto deve essere di quello buono, la mozzarella neanche a dirlo...in caso contrario sarà un piatto da mensa.


Ingredienti per 2 persone:

4 fettine di fesa di vitello (300 g)
12 fette di prosciutto San Daniele (o comunque di uno dolce)
200 g di mozzarella fior di latte
8 pomodori secchi sott'olio
25 g di pinoli
1 mazzetto di rucola
Parmigiano 
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Tagliate la mozzarella in 4 tocchetti, lasciatela colare per un paio di ore. Lasciate colare anche i pomodori dall'olio.
Tostate i pinoli in una padella antiaderente (potete saltare questo passaggio, ma nel salato io li mangio solo così)
Nel caso non l'avesse fatto il macellaio, coprite le fettine di vitello con della carta cucina e assotigliatele con il batticarne, copritele con due fette di prosciutto ognuna, aggiungete due pomodori e un tocco di mozzarella per involtino, avvolgete e chiudete con uno stecchino.
Adagiate gli involtini su una placca da forno ricoperta di carta forno leggermente unta, conditeli con un filo d'olio, i pinoli e le due fette rimanenti di prosciutto tritate.
Cuocete in forno caldo ventilato a 180 °C per 20 minuti.
Servite gli involtini con la rucola e abbondanti scaglie di parmigiano, irrorrate con il fondo di cottura.

Con questa ricetta partecipo al contest "I piaceri della carne" del blog "Il caffè delle donne" di Amelie:


mercoledì 18 settembre 2013

INSALATA DI FREGOLA CON RICOTTA MUSTIA E BOTTARGA DI TONNO

Il ricordo più vivido di queste ultime vacanze è legato al cibo, quest'anno non mi sono tolta nulla, ho fatto il pieno di fregola che tanto amo e volendo partecipare ad un contest in cui presentare un piatto più rappresentativo di quei giorni, non posso che prepararmi in casa questa insalata che più volte ho scelto per pranzo, la splendida cornice è sempre quella, la mia amata Alghero. 


La ricotta mustia a Bologna è introvabile ma ho la speranza di reperirla presto proprio a Pianoro e il secondo passo sarà quello di preparare la fregola in casa.


Ingredienti per 4 abbondanti porzioni:

300 g di fregola media tostata
2 fette spesse di ricotta mustia
400 g di pomodorini ciliegia
2 mazzetti di rucola
3 cucchiaini circa di bottarga di tonno grattugiata
Olio extravergine di oliva
Sale

Lessate la fregola in acqua bollente salata per 10 minuti circa, scolate e raffreddatela sotto un getto di acqua fredda, aggiungete subito un filo d'olio perchè non si attacchi.
Tagliate i pomodorini in due. 
Tagliate la ricotta mustia in quadrettini.
Togliete i gambi più lunghi della rucola.
Unite tutti gli ingredienti preparati e la bottarga, assaggiate e regolate eventualmente di sale (dipende dai gusti, a mio parere tra ricotta e bottarga è inutile aggiungere altra sapidità).
Unite un altro filo d'olio, lasciate riposare in frigorifero per un paio d'ore e servite dopo averla lasciata a temperatura ambiente per 15 minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest "Amarcord - Souvenir di cucina" dei blog "Il fior di cappero" di Elisa e "Dolcizie" di Sara:


venerdì 13 settembre 2013

BARRACUDA, BIETOLINE, POMODORO....

.... olio e sale.... la ricetta è praticamente fatta, e in questi giorni di dieta ferrea (putroppo non mia, ma dell'uomo che non ha il fisico e dopo gli stravizi delle vacanze ha salutato per un po' la salute), già un piatto del genere mi pare un dono caduto dal cielo, neanche il pepe potevo utilizzare!
Domani però ho un pranzo e una cena che mi allieteranno in parte queste settimane di leggerezza imposta, grazie alla disgrazia del sopracitato uomo, avremo amici in visita sia a pranzo che a cena che con la scusa (mia... dai... venitelo a trovare....) di accertarsi che sia ancora un essere umano, mi permetteranno di rinchiudermi in cucina per qualche ora.
Quindi, con i tempi un po' dilitati (che nel frattempo anch'io mi sono riempita di impegni spiacevoli), sono di ritorno ufficialmente al blog e appena le cose si sistemeranno meglio, sarò di ritorno anche nei vostri... 


Ingredienti per 2 persone:

1 barracuda sfilettato di kg 900 (nella foto, volendo fare la fine, ne ho messo solo un pezzetto, in realtà ce n'erano tre a testa, va bene star leggeri, ma almeno che ci sia la quantità...)
1 grosso pomodoro cuore di bue
1 mazzo di bietoline novelle
Olio extravergine di oliva
Sale

Tagliate i filetti di barracuda in tre pezzi ognuno, cuoceteli in una padella con un filo d'olio per un minuto circa per parte, salate.
Lavate bene la bietolina e fatela appassire in padella con solo un pizzico di sale, dovrà rimanere croccante.
Tagliate a pezzi il pomodoro.
Disponete la bietolina al centro del piatto, posizionate sopra il filetto di barracuda e unite i pezzi di pomodoro leggermente salato, terminate con un filo d'olio a crudo.

Nonostante la banalità, partecipo alla rubrica improvvisata di settembre dedicata al pesce del blog "La mia cucina improvvisata:

 

domenica 8 settembre 2013

NON SONO RIMASTA AD ALGHERO... POVERA ME... AVREI DOVUTO...

Perchè tornare quest'anno è stato più devastante del solito, perchè mai le vacanze me le sono godute come in questo agosto appena terminato, perchè a Bologna ho ritrovato gli stessi problemi che avevo accantonato per qualche giorno, perchè l'uomo ha pensato bene di farsi venire un acciacchino che lo costringe (e di conseguenza, mi costringe) ad una dieta ferrea che mi ha tolto ogni voglia di chiudermi in cucina... arriveranno tempi migliori... ma intanto la mente è rivolta allo splendido mare che ho lasciato....


ma soprattutto al cibo che non mi sono fatta mancare... quello che non ho mangiato è perchè non l'ho visto e se l'anno scorso vi scrissi dettagliatamente dell'ottimo maialino al forno di una nota trattoria, sono felice di comunicarvi che Vittoria e Gigi si sono allargati, cambiata via e quindi nome nuovo anche per il locale... Lo Romanì.... stessa simpatia... stessa qualità...


E ora è arrivato il momento di scrivervi dell'Angedras, il nostro ristorante del cuore, posizionato direttamente sui bastioni, è la coccola per rendere unica una vacanza, sia a pranzo....


che a cena....


... e dopo aver assaggiato tutti i piatti presenti nel menù, ho decretato miglior piatto la zuppetta di polpetti con gnocchi di patata al limone e bottarga.


Niente incontro con lo chef, ci siamo goduti il suo lavoro ignorandone pure il nome, ma grazie infinite per i piatti così speciali e grazie a tutto il personale e quindi a Matteo, Stefano, Barbara, Sergio, Ilaria, Lella, Giuliana, Carlo e Walter (spero di avervi ricordati tutti!), grazie per averci riservato sempre il meraviglioso tavolo 10, una gentilezza che non dimenticheremo mai... arrivederci a tutti!