giovedì 31 maggio 2012

FARRO PERLATO CON ACCIUGHE, CICORIA E TAGLIATELLE DI CAROTA

Strano che Cris, trapiantata in Toscana, non avesse ancora pensato ad abbinare farro e acciughe, forse troppo scontato per lei? Ma non per me, così questa settimana le mie acciughe sono state addolcite dal farro, ma la cicoria era lì che voleva amareggiare il piatto, così si sono inserite le carote che hanno equilibrato perfettamente questo sanissimo piatto.
Ma Cris e Babi non sono rimaste a guardare con le mani in mano la lotta nella mia cucina e si sono date da fare in maniera egregia:

Cris: Bulgur al coriandolo e pepe rosa con acciughe, cipolle e uvetta

Babi: Tortino di Alici con cous cous integrale di grano duro, verdure e semi di papavero



Ingredienti per 2 persone:

150 g di farro perlato
12 acciughe fresche
3 coste lunghe di cicoria con le foglie
1 carota media
Timo secco (la mia cara amica Marinella me ne ha portato un nuovo sacchetto dalla Provenza, ma se l'avete, usate quello fresco)
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Lessate per 30 minuti il farro perlato in acqua bollente salata, nel frattempo pulite le acciughe, sciacquatele e tagliate ogni filetto in due parti.
Tagliate la cicoria a pezzi e lassatela per 12 minuti in acqua bollente salata.
Pulite la carota e con un pelapatate tagliatela a fettine come tante tagliatelle.
Scolate il farro, scolate la cicoria e in una padella fateli saltare insieme per un paio di minuti con un filo d'olio extravergine di oliva, aggiungete le acciughe, le tagliatelle di carota e il timo e continuate la cottura per un minuto.
Servite il farro con un filo di olio a crudo.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:



mercoledì 30 maggio 2012

BRASATO AL BAROLO O BUCATINI ALLA SIRACUSANA?

Piemonte


o Sicilia?


Certo che Batù per il suo contest ci ha fatto scegliere tra due cucine diverse ma entrambe ricche di sapori, se solo la temperatura esterna fosse stata un pelo più bassa, avrei scelto il brasato, uno dei piatti invernali che più amo, ma con l'arrivo al mercato della verdura estiva, un primo piatto colorato mi ha invogliata molto di più.
La ricetta è presente nel volume "La Cucina Siciliana di Mare" di Alba Allotta.


Ingredienti per 2 persone:

180 g di bucatini
1 piccola melanzana
1 piccolo peperone giallo
1 spicchio d'aglio
50 g di acciughe sotto sale
1 cucchiaio di capperini sotto sale
50 g di olive nere
200 g di pomodori freschi sbollentati, pelati e privati dei semi
1 rametto di basilico
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe
Ricotta dura

Lavate la melanzana e privatela del picciolo, tagliatela a dadini e ponetela in un colapasta, cosparsa di sale, a perdere il liquido di vegetazione.
Abbrustolite il peperone, spellatelo, privatelo di semi e filamenti e riducetelo a listarelle.
Fate imbiondire l'aglio schiacciato in un tegame con l'olio, eliminatelo e sciogliete nel condimento le acciughe dissalate e diliscate.
Unite i cubetti di melanzana sciacquati e asciugati e rosolate.
Quando saranno dorati, aggiungete i pomodori a filetti, il peperone, i capperi dissalati e le olive.


Profumate con una manciata di foglie di basilico, salate, pepate e cuocete per circa un quarto d'ora su fiamma moderata.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e conditela con il sugo preparato, se volete cosparsa di ricotta dura.

Con questa ricetta participo la contest "Dal Piemonte... alla Sicilia" del blog "Batuffolando":



lunedì 28 maggio 2012

AUGURI BABI!!!! UN BUDINO SALATO PER FESTEGGIARTI

Tanti auguri a te.... tanti auguri a te.... la destinataria di questa canzoncina è Barbara che nel suo "Angolo Cottura" continua settimana dopo settimana a districarsi tra acciughe, ricette regionali, dolcetti e sfizierie varie senza perdere mai la testa, oggi nel giorno del suo compleanno, con Cris abbiamo deciso di dedicarle un paio di ricettine. Babi perdonami, lo sai che i dolci mi procurano impedimenti indicibili, ho quindi optato di festeggiarti preparando sì un budino, ma salato, aggiungi questa ricetta a quelle meravigliose che stanno uscendo in questi giorni.

BUDINO DI PISELLI CON MAIS E PINOLI 

(Ricetta di Oggi Cucino con mie modifiche)


Ingredienti per 2 persone:

200 g di piselli sgranati
60 ml di panna fresca
1 uovo grande
15 g di parmigiano grattugiato
10 g di pinoli tostati
1 manciata di mais
Burro
Sale e pepe

Lessate i piselli in una casseruola con acqua bollente leggermente salata per circa 15 minuti, lasciate intiepidire e, con l'aiuto di un mixer a immersione, frullateli con l'uovo, la panna, il parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e una macinata di pepe.
Suddividete il composto in due stampini imburrati, quindi adagiateli su una teglia da forno a bordi alti. Versate nella teglia tanta acqua calda che copra per 3/4 gli stampini e trasferite in forno già caldo a 180° per circa 25 minuti.
Levate gli stampini dal forno, lasciate leggermente raffreddare, sformateli nei piatti e guarnite con i pinoli tostati e il mais.

venerdì 25 maggio 2012

L'ERBAZZONE REGGIANO DI ELENA, ORA ANCHE UN PO' MIO

Era da un po' che mi girava in testa l'idea di preparare l'erbazzone, già Cristina con la sua versione con le acciughe mi aveva stuzzicata, qualche giorno dopo nell'accogliente Trattoria Ca' Poggioli di Biasio nelle colline di Reggio Emilia (in cui vi consiglio vivamente di passare) ne ho mangiato uno spettacolare, il colpo finale me l'ha dato Elena nel suo "Zibaldone Culinario" proponendo la ricetta nella rubrica settimanale "Cucina Regionale", a proposito, la ringrazio per i consigli extra blog che mi ha elargito.
E allora armata di tutti gli ingredienti indispensabili, ho tentato questa torta salata tipica dell'Emilia Romagna, che vanta però innumerevoli e tristissime imitazioni.
Non vi lascio la foto dell'erbazzone intero, non avendo una teglia con diametro 26 cm, ne ho utilizzata una rettangolare forse un po' grandina, la forma geometrica che ne uscita è indefinibile, praticamente un rombo deforme, ma la bontà c'era tutta ed è stato spazzolato con estrema soddisfazione...


Ingredienti:

Per il ripieno:

1 kg di bietoline
120 g di pancetta
1 spicchio d'aglio
2 cipollotti
70 g di parmigiano reggiano
4 cucchiai di olio

Per la pasta:

250 g di farina 
70 g di strutto
1 pizzico di sale
80 ml di latte + un goccio se l'impasto lo richiedesse

Impastare velocemente la farina con gli altri ingredienti e raffreddare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Stufare in padella con coperchio le bietoline utilizzando poco olio, aggiustare di sale e pepe.
Rosolare i cipollotti affettati con l'olio rimanente, la pancetta a piccoli cubetti e l'aglio tritato (il mio era nuovo quindi poco invasivo, così ho preferito lasciarlo nel ripieno).
Aggiungere le bietoline tritate a coltello e continuare la cottura per circa 10 minuti.
Far raffreddare, strizzare molto bene (ottimo il consiglio di Elena di utilizzare lo schiacciapatate), unire il parmigiano a piccole scaglie.
Stendere tre quarti di pasta in una sfoglia sottile, foderare una teglia rotonda diametro 26 cm (oppure rettangolare, ma attenzione che si riesca a coprirla tutta!), forare la pasta e farcire con il ripieno, chiudere con la pasta rimasta tirata ancor più sottile e richiudete formando un cordoncino tutto attorno.
Forare con uno stuzzicadenti la sfoglia superiore e pennellate con olio (operazione da me completamente dimenticata, per fortuna l'erbazzone si è comportato bene ugualmente in cottura).
Cuocete in forno caldo ventilato a 180° nella parte più bassa del forno per 20 minuti, trasferitelo al centro inserendo la funzione grill per circa 10 minuti.


giovedì 24 maggio 2012

POLPETTONE DI ACCIUGHE CON PANCETTA AFFUMICATA RIPIENO DI ASPARAGI

Che Cris trasformi tutti i piatti di carne in piatti di pesce già l'avevamo capito, ma questa volta ha superato sè stessa, ha acquistato Sale & Pepe, ha aperto la rivista alle pagine dedicate a polpette e polpettoni di carne e negli ingredienti ha letto acciughe ovunque, ci ha così inviato una mail chiedendo se ci dividevamo le ricette. Ormai Babi ed io neanche più chiediamo spiegazioni, se c'è scritto maiale è ovvio che si intenda acciughe, il vitello cosa volete mai che diventi? Il manzo? Fa male, meglio il pesce azzurro, in questo modo si è pensato ad un secondo molto gustoso e sano, buono da tiepido con la salsa di accompagnamento, ottimo da freddo con un'insalatina di contorno.

L'elaborazione di Cris: Polpette speziate di acciughe e porri



Ingredienti per 4 persone:

Per il polpettone:

600 g di acciughe fresche
50 g di pancetta affumicata tagliata in fettine spesse
80 g di pane arabo, oppure lo stesso peso di mollica di pane di grano duro
1/2 uovo piccolo
1 goccio di brandy
4 asparagi non troppo grossi
Maggiorana
Latte
Sale e pepe

Per la salsa:

3 tuorli
30 g di farina
Noce moscata
4 dl di latte
70 di grana padano grattugiato
Sale e pepe

Lavate e pelate gli asparagi, lessateli in acqua bollente salata per 4 minuti, scolateli e lasciateli raffreddare.
Ammollate il pane nel latte, poi strizzatelo molto bene.
Pulire bene le acciughe, sciacquatele e tritatele insieme alla pancetta e alla maggiorana, aggiungete la metà di un uovo piccolo, il pane strizzato e regolate di sale e pepe.
Stendete su un foglio di carta forno la metà del composto formando un rettangolo, appoggiatevi gli asparagi, coprite con il resto del composto e aiutandovi con i lembi della carta, formate il polpettone, chiudete bene a caramella chiudendo eventualmente i due lati con uno spago.
Cuocete il polpettone a bagnomaria in forno caldo ventilato a 180° per 35 minuti.
Poco prima del termine della cottura, sbattete i tuorli in una casseruola con un pizzico di sale e pepe, aggiungete la farina e abbondante noce moscata, poi unite il latte poco per volta, sempre mescolando.
Trasferite il recipiente sul fuoco e, mescolando con una frusta, fate addensare leggermente la crema, quindi incorporate 70 g di grana e cuocete finchè il formaggio sarà fuso.
Sfornate il polpettone, lasciatelo intiepidire, togliete la carta, affettatelo e servitelo con la crema preparata.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del Blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:




martedì 22 maggio 2012

MAFALDINE DI FARRO CON PISELLI, POMODORINI SECCHI E SEMI DI GIRASOLE

Per questa volta un piatto leggero e salutare, quando si parla di bio divento seria, solo la parola mi evoca rispetto della natura, quel rispetto che purtroppo è sparito per far largo a grandi produzioni a basso costo, qui mi fermo, perchè se inizio con le polemiche scrivo il post più lungo del mio blog.


Questi i prodotti bio scelti per questa ricetta:

pasta di farro e semi di girasole


e le erbette del mio terrazzo


Ingredienti per 2 persone:

150 g di mafaldine di farro bio
300 g di piselli (contatene circa la metà se già sgusciati)
4 pomodorini secchi
2 cucchiai di semi di girasole bio
1 cipollotto
1 rametto di origano
2 rametti timo
Sale
Olio extravergine di oliva
Brodo vegetale

Lasciate a bagno in acqua tiepida i pomorini per circa 30 minuti, asciugatele e tagliateli a filetti.
Sgusciate i piselli e sciacquateli bene.
Tritate il cipollotto e fatelo appassire in un filo d'olio, unite i piselli, lasciateli insaporire, aggiungete due dita di brodo vegetale e lasciate cuocere coperto a fuoco basso per circa 20 minuti, unite anche i filetti dei pomodorini e regolate di sale.
Nel frattempo tostate i semi di girasole in una padella antiaderente senza nessun condimento.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, lessatela al dente, unitela ai piselli e ai pomodorini, aggiungete l'origano tagliuzzato e le foglioline di timo, saltate in padella per un minuto e servite poi con i semi di girasole tostati.

Con questa ricetta partecipo al contest "Una ricetta in camBio" del blog "La Casa di Artù":


lunedì 21 maggio 2012

BACCALA' ALLA LIVORNESE SU CREMA DI PISELLI CON POMODORINI CONFIT, GRAZIE ANNALU' PER AVER VINTO TU!

Ebbene sì, per il contest di Flavia, questo mese ho dovuto armarmi di scala e recuperare i due bicchieri più inutilizzati di casa mia, lo sapevo che prima o poi mi sarebbero serviti, perchè questa ricetta di Annalù l'avevo salvata quando la pubblicò nel sul blog "Assaggi di Viaggi" e aspettavo una serata speciale per cucinarla, ma di cene con amici ultimamente ne faccio poche, così l'occasione l'ho avuta grazie alla sua vincita nel mese di Aprile, ho solo sostituito i ceci con i più primaverili piselli e mi sono così gustata il mio adorato baccalà in una nuova versione.


Ingredienti per 2 persone:

300 g di baccalà
20 pomodorini pachino
200 g di piselli lessati
Zucchero
Olio
Olio aromatizzato al rosmarino
Sale
Rosmarino

Tagliare il baccalà a pezzi e metterlo a cuocere a vapore appoggiando i pezzi sul lato della pelle in modo che non si sfaldino. Lasciare cuocere per circa dieci minuti o finchè il baccalà sarà tenero.
Nel frattempo, tagliare a metà i pomodori, disporli in una teglia foderata di carta da forno con il lato tagliato rivolto verso l'altro, cospargerli di zucchero, salarli e condirli con un filo d'olio. Cuocere in forno per un'ora e un quarto a 100° C.
Con il frullatore ad immersione, frullate i piselli con un filo d'olio e qualche ago di rosmarino.
Con le mani sfaldate i pezzi di baccalà in una ciotola, elimando la pelle, condirlo con un filo d'olio preferibilmente aromatizzato al rosmarino e salare se necessario.
Comporre i bicchierini: versare in ciascun bicchiere un po' di crema di piselli su cui disporrete un po' di baccalà ed infine adagiarvi sopra qualche pomodorino confit.
Decorare con un rametto di rosmarino.

Con questa ricetta partecipo al contest "The recipt-tionist" di Maggio del blog "Cuocicucidici" di Flavia:


sabato 19 maggio 2012

PENNE CON PESCE SPADA E MENTA

Di che pasta sono? Sicuramente di pesce, che sia di mare, di lago o di fiume, l'importante che nel sugo ci sia qualcosa che sappia nuotare.
La ricetta è presente nel volume dedicato alla Sicilia della Grande Cucina Regionale Italiana, interessante la postilla che l'autrice ha inserito, pare che questa versione sia tipica di Messina, mentre in altre zone il sugo è completato da melanzane oppure da olive e capperi.


Ingredienti per 4 persone:

350 g di penne (o spaghetti)
300 g di pesce spada
16 foglie di menta
250 g di pomodorini di Pachino
1 spicchio d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Mondate, lavate il pesce spada e tagliatelo a dadini.
Lavate e tagliate a metà i pomodorini, schiacciate lo spicchio di aglio e ponetelo a imbiondire in un tegame con 4 cucchiai di olio, quando sarà rosolato, eliminatelo e unite il pesce spada, lasciatelo insaporire per 3 minuti, quindi bagnate con il vino e lasciatelo evaporare. Salate, pepate, unite i pomodorini e la menta, incorperchiate e lasciate cuocere per circa 20 minuti.
In una capace pentola, portate a ebollizione abbondante acqua salata, tuffatevi le penne e cuocetele al dente. Scolatele, traferitele in una zuppiera e conditele con il sugo, guarnite a piacere con altre foglie di menta o con poco prezzemolo e servite.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "E tu di che pasta sei?" del blog "Le Mezze Stagioni" di Anna:

giovedì 17 maggio 2012

PATATE RIPIENE DI ACCIUGHE FRESCHE, OLIVE TAGGIASCHE, PINOLI E ZENZERO

E dopo le fragole, il tubero più novello del momento, la patata. Forse, tra tutti gli abbinamenti pensati fino ad ora, quello con le patate è il più disinvolto, pensiamo solo al classico filetto di pesce in crosta di patate, chi non l'ha preparato almeno una volta? Questa ricetta che ho trovato in un vecchio numero di Cucina Naturale, è particolare per l'aggiunta di zenzero ed erbe aromatiche che rendono questo secondo molto fresco, talmente leggero da porterlo gustare anche per uno stuzzichino a metà mattina, non sto scherzando, Babi e Cris conoscono perfettamente l'orario in cui ho preparato e gustato questa delizia.
Non dimenticate di scaricare le ricette anche di Cris e Babi:

Cris: Millefoglie di patate, acciughe e cipolla

Babi: Cestini di patate croccanti con acciughe primavera


Ingredienti per 4 persone:

4 patate ovali medio-grandi
20 acciughe fresche
20 olive taggiasche
25 g di pinoli
25 g di capperi sotto sale
20 g di zenzero fresco
1 cucchiaio di maggiorana
1 cucchiaio di timo
Mezzo spicchio d'aglio
2 cucchiai di vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Lessate le patate, scolatele e fatele intiepidire.
Riducete le acciughe in filetti, eliminate anche code e spinette dorsali. Sciacquate i filetti e asciugateli.
Tritate i capperi ben dissalati insieme alle olive, allo zenzero pelato, all'aglio, ai tre quarti dei pinoli, ai tre quarti della maggiorana e del timo. Versare il trito in un padellino con 4 cucchiai d'olio e fatelo dorare dolcemente per un paio di minuti.
Aumentate la fiamma e aggiungete i filetti di acciuga, il vino e un po' di pepe, mescolate con una paletta di legno fino a quando i pesci non saranno spezzettati, ci vorranno circa 3 minuti. Se il composto risultasse troppo asciutto, diluitelo con pochissima acqua. Alla fine regolate di sale e tenete in caldo.
Pelate le patate ancora tiepide, dividetele a metà per il lungo e scavatele al centro in modo da ottenere una sorta di barchetta. Salate molto leggermente l'incavo ottenuto, conditelo con poco olio e farcitelo con il composto di acciughe.
Cospargete sulle patate i pinoli lasciati interi e il resto delle erbe aromatiche, distribuitele nei piatti e portatele subito in tavola.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:


martedì 15 maggio 2012

SPAGHETTONI CON MAZZANCOLLE, RADICCHIO, MAIS E CURRY

Cosa mi comportereste voi se passando di corsa attraverso un mercato vi sentiste chiamare da quattro mazzancolle enormi e freschissime, passereste oltre? Con che coraggio poi le lascereste invecchiare invendute nel banco della pescheria? Io non ho avuto il cuore di scappare, mi sono fermata e molto diligentemente le ho portate a casa. Poi al momento della cena la mia energia era terminata, non mi era rimasta neanche la forza di cuocere due verdure, così ho messo insieme un piatto con quello che potevo, un radicchio ottimo anche a crudo e un un po' di mais sempre in attesa di essere consumato e sulla via della scadenza, infine, un tocco di curry che ha la capacità di rendere prezioso ogni piatto, le mie mazzancolle erano pronte per saltare in padella.


Ingredienti per 2 persone:

180 g di spaghettoni
4 grosse mazzancolle
70 g di mais
5 foglie di radicchio trevigiano
Mezzo cucchiaino di curry dolce
2 foglie di basilico
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe


Togliete testa e carapace alle mazzancolle e tagliatele ognuna in tre parti.
Mettete a scaldare l'acqua della pasta, controllate i minuti di cottura, a due minuti circa dal termine dovrete scolarli.
Sciacquate il mais e tagliate a striscioline sottili il radicchio e il basilico.
Lasciate cuocere per pochi secondi in una padella con un filo d'olio le mazzancolle, unite la pasta, aggiungendo un goccio di acqua e il curry e lasciate cuocere per 2 minuti. 
Al termine dei due minuti, spegnete il fuoco, aggiungete radicchio, mais e basilico e servite.

Con questa ricetta partecipo al contest "Dù you love spaghetti?" del blog "Acqua e Farina":



domenica 13 maggio 2012

FUSILLI INTEGRALI CON PEPERONE, PHILADELPHIA E BOTTARGA DI TONNO

Un  piatto preparato con massimo 5 ingredienti? Semplice per me, praticamente due sere alla settimana si apre il frigorifero e si inventa un sugo per la pasta con quello che c'è, naturalmente il mio frigo scoppia sempre, la dispensa esplode e l'"armadio della pasta" crolla, è dura essere golosi!


Ingredienti per 2 persone:

180 g di fusilli integrali
1 peperone giallo
80 g di formaggio Philadelphia
2 cucchiaini rasi di bottarga di tonno grattugiata
1 rametto di maggiorana
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Lavate il peperone e fatelo arrostire nel forno caldo a 200° gradi per circa 15-20 minuti rigirandolo un paio di volte, ponetelo poi in un sacchetto di carta ben chiuso per una decina di minuti trascorsi i quali potrete facilmente pelarlo, togliete anche i filamenti bianchi e tutti i semi.
Nel bicchiere del mixer ad immersione, frullate insieme il formaggio e il peperone tagliato a pezzetti, unendo olio q.b., sale e pepe. Visto che la cremosità nel piatto è già data dal formaggio, vi consiglio di non frullare a lungo, in maniera che il peperone resti leggermente "masticabile".
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e in una terrina conditela con il sugo di formaggio e peperone, servite nei piatti e terminate cospargendo di bottarga e foglioline di maggiorana.

Con questa ricetta partecipo al contest "5 Solo 5" dei blog "Leivinvita" e "Al Cuoco!":


sabato 12 maggio 2012

HAMBURGER RIPIENI DI SPECK, SCAMORZA AFFUMICATA E BIETOLINE

Un secondo adatto ai bambini, faccio le prove per le mie amiche, mi impegno costantemente per trovare ricette adatte per sconfiggere l'inappetenza dei loro pargoli, ma che gioia poi papparmi certe golosità.
L'idea è di Di Più Cucina, con le dose giuste studiate da me però, perchè a volte, pare che chi scriva le ricette per le riviste in realtà stia tentando un terno al lotto e spari numeri scelti tra i più ritardati....


Ingredienti per 2 persone:

250 g di macinato di vitello
30 di speck a fettine
80 g di bietoline
2 fettine spesse di scamorza affumicata
1 uovo piccolo
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Lavate e asciugate le bietoline, rosolatele in padella con un cucchiaio di olio per tre minuti, quindi tagliatele con un coltello.
Riducete lo speck a striscioline.
In una ciotola amalgamate la carne trita con l'uovo, sale e pepe e dividete l'impasto in due parti.
Con l'aiuto di coppapasta, confezionate gli hamburger inserendo tra un quarto di carne e l'altro lo speck e il pezzetto di scamorza, coprite bene e pressate il più possibile per evitare che si aprano in cottura.
In un tegame, rosolate in olio caldo gli hamburger da entrambi i lati, poi coprite, abbassate la fiamma e continuate a cuocere per circa 15 minuti. 
Servite con il contorno che più preferite.

Con questa ricetta partecipo al contest "Ricette Ripine" del blog "Cucchiaio e Pentolone" di Dauly:



giovedì 10 maggio 2012

ACCIUGHE, FRAGOLE AL PROSECCO E RISO INTEGRALE ETNICO MISTO AL BURRO DI CACAO

Questa settimana le nostre acciughe saranno arricchite dal frutto primaverile per eccellenza, la fragola. In casa mia questo frutto sarebbe vietato per via dell'allergia del mio compagno, ma tutti sappiamo che quando il gatto non c'è i topi ballano e mi sono così concessa un piatto dai sapori irresistibili, anche questa volta grazie a Cristina ho osato accostamenti che mai avrei pensato così azzeccati, ma un altro ringraziamento va a Monica, il suo costante utilizzo di burro di cacao mi ha fatto nascere una curiosità che dovevo soddisfare e così il riso lessato è stato impreziosito da questa tavoletta che unita al timo ha scaturito profumi da svenimento.
Ma se volete svenire anche voi, guardate i piatti delle mie colleghe:

Cris: Acciughe marinate alle fragole

Babi: Macedonia di acciughe, fragole e pomodori


Ingredienti per 2 persone:

10 acciughe
2 grosse fragole + 2 per la decorazione
2 tazzine da caffè piene di riso misto integrale etnico (thai, basmati e venere)
8 anelli di cipolla di Tropea fresca
2 tavolette di burro di cacao (circa 10 g)
Prosecco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe
1 rametto di timo

Tagliate due fragole a pezzetti e lasciatele marinare nel prosecco.
Lavate molto bene il riso e lessatelo in acqua bollente salata per 40 minuti.
In una padella antiaderente, fate saltare in un goccio d'olio gli anelli di cipolla evitando che si ammorbiscano troppo, devono rimanere croccanti.
Scolate il riso, unite le foglioline di timo e scioglietevi il burro di cacao, oliate due stampini e riempiteli con il riso.
Pulite le acciughe e infornatele in una pirofila ricoperta di carta forno a 180° C per 4 minuti con un filo d'olio, sale e pepe.
Preparate il piatto adagiando delicatamente le acciughe a raggiera, unite gli anelli di cipolla e le fragole al prosecco, rivoltate gli stampini e decorate il riso con le fragole tenute da parte.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cris:


e al contest "Colors and Food" di maggio dei blog "My taste for food" di Valentina ed "Essenza in cucina" di Cinzia:



lunedì 7 maggio 2012

UN PRANZO DI PESCE ALL'ARIA APERTA E COMMENTI SCOMPARSI

Aggiungo qualche riga al post di questa mattina, pare che i commenti spariscano nonostante siano prima pubblicati correttamente, non ho idea da cosa dipenda questo problema, anzi, ringrazio anticipatamente chi riuscità a chiarirmi questo mistero. Mi scuso anche per le due persone che sono spariti come membri del mio blog, non ricordo più chi fossero, ma purtroppo mi sono accorta che nel cancellare un utente poco simpatico blogger ha tolto pure loro. Speriamo che tutto si risolva a breve.
Ciao e grazie, Sara

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Che bello sarebbe poter cucinare, preparare un cestino e poi gustarsi i piatti che amiamo all'aria aperta magari in buona compagnia, peccato che la vita ci imponga ritmi assurdi, io non riesco neppure a godermi il terrazzo benchè appena lo vidi pensai subito a cenette estive cullate dal venticello serale.
Per questa gita, ho scelto di preparare dei muffin al salmone e un'insalata di polpo, entrambi ottimi anche freddi e facilmente mangiabili anche in condizioni miserevoli di comodità.

MUFFIN AL SALMONE AFFUMICATO E FINOCCHIETTO SELVATICO

(da un'idea di Vero Cucina)


Ingredienti per 12 muffin:

230 g di farina 00
2 uova
120 g di salmone affumicato
1 bustina di lievito in polvere per torte salate
1,5 dl di latte
50 g di burro
1 mazzetto di finocchietto selvatico
Sale e pepe

Fate fondere il burro a fuoco dolce e lasciatelo raffreddare.
Setacciare la farina con il lievito in una ciotola e mettetela da parte.
In un'altra ciotola, sgusciate le uova, unite il burro fuso, il latte, una presa di sale e una macinata di pepe e mescolate bene, aggiungete il salmone tagliato a pezzettini, il finocchietto e poi la farina settaciata mescolando ancora.
Versate il composto in 12 stampini da muffin, se non utilizzate il silicone, imburrate bene, riempiteli per non oltre i 2/3 e cuocete in forno caldo a 180° gradi per 25 minuti.
Fate intiepidire i muffin su una gratella, poi sformateli con delicatezza e serviteli tiepidi.


INSALATA DI POLPO CON FAVE E POMODORINI AL FORNO

(Ricetta di Cucina Italiana)

Ingredienti per 4 persone:

1 polpo di kg 1,3
500 g di ciliegini
400 di fave sgranate
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla
1 fettina di limone
Origano fresco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Ponete il polpo in una casseruola, copritelo di acqua fredda, unite cipolla, carota, sedano e limone e portate sul fuoco, lasciatelo sobbollire per 45 minuti, fatelo raffreddare nella sua acqua di cottura, scolatelo e riducetelo a tocchetti.
Tagliate a metà i pomodorini, raccoglieteli in una pirofila, conditeli con sale, olio extravergine, origano fresco e infornateli a 180° gradi per 20 minuti. 
Scottate le fave in acqua bollente per qualche minuto, scolatele e pelatele.
Unite il polpo, i pomodorini, le fave e conditeli con sale, pepe e il fondo di cottura dei pomodorini emulsionato con olio.

Con queste ricette partecipo al contest "Oggi pranzo fuori" del blog "Melagranata" di Patrizia:


sabato 5 maggio 2012

MINI QUICHE CON PORRI ALLA PAPRIKA DOLCE

A volte un disastro annunciato può trasformarsi in buon successo, almeno in cucina. E' il caso di queste mini quiche, le ho preparate al volo, mezz'ora prima di cena, quando la scelta era se buttare tutto o tentare il destino. Mai avrei pensato di utilizzare un mixer per preparare una brisée, mai avrei pensato di tirarla senza il riposino in frigorifero, mai avrei pensato di trovarmi una pasta così perfetta...


Ingredienti per 4 mini quiche:

Per la pasta (dosi indicative, ne ho preparata molto di più e quella rimasta l'ho congelata):
150 g di farina 00
75 g di burro
Acqua fredda q.b.
(Niente sale, perchè il ripieno è già sufficientemente sapido)

Per il ripieno:
1 grosso porro
1 uovo grande
2 cucchiai abbondanti di pecorino sardo grattugiato
1 cucchiaino di paprika dolce
1 goccio di panna fresca
1 noce di burro + quello necessario per gli stampini
Sale e pepe

Per la pasta:
Impastate il burro morbido con la farina e aggiungete l'acqua fredda necessaria per formare la pasta, se avete tempo, lasciatela riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Per il ripieno:
Tagliate sottilmente il porro e lasciatelo stufare in una noce di burro a fuoco basso, una volta cotto, lasciatelo raffreddare.
In una ciotola, sbattere l'uovo, unitevi la paprika, la panna, il pecorino grattugiato e il porro, rimescolate bene, salate e pepate.
Imburrate gli stampini.
Tirate la sfoglia molto sottile, in questo modo non avrà bisogno della cottura in bianco, riempite con il composto di porro e infornate prima a 200° per 5 minuti, abbassate a 180° e cuocete per altri 15 minuti.


Con questa ricetta partecipo al contest "Finger Food" del Blog "Mary in Cucina":


giovedì 3 maggio 2012

FREGOLA CON ACCIUGHE FRESCHE E FAVE

Ed ecco l'ultima puntata della trilogia verde che ci appassiona più di quella gialla svedese, oggi le acciughe si dovranno occupare delle fave, un legume misterioso, nel senso che fino a circa 20 anni fa nella mia città era impossibile trovarlo, potete immaginare la mia sorpresa quando in un ricettario di cucina regionale ho trovato come preparare le "fave alla bolognese", nel dubbio, preferisco fingere di essere sarda e abbinarle alla mia adorata fregola.
Ma non perdete le proposte primaverili di Cris e Babi....

Cris: Chips di acciughe e guacamole di fave

Babi: Spiedini di acciughe alle fave


Ingredienti per 2 persone:

180 g di fregola media
12 acciughe fresche
20 g di fave sgranate
1 cipolla piccola
Mezzo litro circa di fumetto di pesce
Pecorino romano
Vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe
Timo secco

Sbollentate le fave per un minuto e togliete le pellicine.
Lavate e pulite le acciughe e tagliatele a pezzetti.
In un capiente tegame, fate appassire la cipolla in due cucchiai di olio extravergine, aggiungete la fregola e fatela tostare, sfumate con il vino e fatelo evaporare a fiamma alta, abbassate il fuoco, aggiungete un mestolo di fumetto e continuate ad unirne solo quando il precedente sarà già stato assorbito, ci vorranno circa 12 minuti, lasciate però leggermente brodoso il piatto.
Due minuti prima del termine della cottura, unite le acciughe, le fave e il timo secco, servite e cospargete con filetti di pecorino romano.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno" del blog "Poveri ma belli e buoni" di Cristina:



mercoledì 2 maggio 2012

PUGLIA E BASILICATA, IL RICORDO PIU' BELLO

Sono stata fortunata, nei giorni scorsi mi sono potuta permettere una piccola vacanza tra Puglia e Basilicata, ho visitato luoghi splendidi che resteranno a lungo nel cuore: Matera, Alberobello, Ostuni, Mola di Bari, Polignano a Mare, Gravina in Puglia, Altamura, Cisternino....
Devo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato a trovare piccoli tesori di questi paesi, mai e poi mai saremmo riusciti ad arrivare al Ponte Romano a Gravina in Puglia senza l'aiuto di un solerte automobilista che ci ha guidati fino al luogo esatto, in questo delizioso paese dobbiamo anche ringraziare lo chef Francesco Capozzo e il personale al completo dell' "Osteria La Murgiana", quando hanno saputo che nessuno ci aveva mandati lì, ma che la nostra scelta era ricaduta sul loro locale solo perchè ci ispirava più fiducia degli altri, ci hanno trattati come ospiti importanti, siamo stati coccolati con cibi sublimi, abbiamo perso il conto degli antipasti ingurgitati, ma non contenti, dopo il caffè, ci hanno pure portato due assaggi di primi piatti, come rifiutare?? Di caffè se n'è preso un altro dopo....
Grazie anche al negoziante di Alberobello che ci ha consigliato di non saltare una visita a Cisternino, ci è piaciuta talmente tanto che vorremmo tornarci presto.
Ma il ricordo più bello che mi sono riportata a casa, è stato l'incontro con due blogger, Milena del blog "Breakfast da Donaflor" e Maria Rita del blog "Le ricette di Ninì". Recandoci ad Alberobello, ho letto un cartello che indicava Mola di Bari e allora mi è scattato un campanello, abbiamo inviato una mail a Milena, ci siamo date appuntamento per il lunedì e lei con la scusa di farmi visitare la sua bella cittadina mi ha portato direttamente da Maria Rita, così tre blogger si sono riunite senza premeditazione, abbiamo riso, ci siamo emozionate e ci siamo lasciate con la speranza di ritrovarci presto.
Ed ecco la testimonianza di un bellissimo pomeriggio: